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NELL'ARTE

La mia esperienza della realtà attraverso l’Arte ha significato conoscere diversi linguaggi, perché ogni nuova idea potesse prendere forma interiormente per poi esprimersi ed essere condivisa.

Il denominatore comune di tutto il mio percorso è il luogo o i luoghi: del ricordo, delle sensazioni, del sogno, del percepibile e non percepibile, perché in essi tutto può accadere.

Ho iniziato con lo studio dell’orizzonte come linea di confine tra due mondi, che in realtà sono gli stessi: spirito e materia, cielo e terra.

Questa linea ha di seguito preso valore autonomo, rivelandosi attraverso forme astratte, percezioni singole unite tra loro da un’onda, come quella di un sismografo, o della vita.

Così l’orizzonte non è qualcosa di lontano, intoccabile, insignificante, ma si fa specchio del proprio sentire momento per momento attraverso una “registrazione” senza inizio né fine. Come un bioritmo che dice molto più di noi di quanto potremo rivelare descrivendo il mondo attraverso dei dettagli.

Negli ultimi periodi il luogo è diventato uno spazio che si mostra in modo diverso, cercando di far trasparire quella radice profonda che muove ogni essere vivente, per conoscerla e riconoscerla. Chiamiamola energia, o anima, o natura.

i luoghi che cerco e che scopro in aggiunta, provengono da un immaginario fatto di spazi immersi in una natura incontaminata, silente, al di fuori del tempo, dove l’entrarvi permette di trovare riparo, la propria casa, che è  dentro, ma si vede anche fuori di noi.

 

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